L’arte culinaria sviluppata in Sardegna è caratterizzata dalla varietà, nonché dalle contaminazioni apportate attraverso i secoli dagli scambi fra diverse culture mediterranee. Nella zona della Baronia, dove ci troviamo, la derivazione è tipicamente contadina e pastorale: spazia dalle carni arrostite, al pane, ai formaggi, alle paste fatte in casa, ai tantissimi dolci secchi la cui manifattura rimanda a volte alle famose filigrane.
GASTRONOMIA
GASTRONOMIA
L’arte culinaria sviluppata in Sardegna è caratterizzata dalla varietà, nonché dalle contaminazioni apportate attraverso i secoli dagli scambi fra diverse culture mediterranee. Nella zona della Baronia, dove ci troviamo, la derivazione è tipicamente contadina e pastorale: spazia dalle carni arrostite, al pane, ai formaggi, alle paste fatte in casa, ai tantissimi dolci secchi la cui manifattura rimanda a volte alle famose filigrane.
PRIMI PIATTI
I malloreddus sono un tipo di pasta di semola di grano duro a forma allungata tradizionalmente aromatizzati con lo zafferano. Nel nuorese sono conosciuti come Cravaos e vengono conditi con una salsa di pomodoro e basilico. In lingua italiana sono conosciuti come Gnocchetti sardi;
i culurgiones sono fagottini ripieni di ricotta e menta, oppure con un ripieno a base di patata, formaggio fresco e menta;
i macarrones de busa, ossia una sorta di bucatini fatti con un apposito ferro allungato;
la fregula è invece una particolare pasta secca di semola di grano duro, lavorata a piccoli grumi e utilizzata per piatti tipici come fregula con le arselle o la fregula al sugo. Viene anche utilizzata per realizzare minestre con brodi di carne;
il pane frattau ossia pane carasau bagnato nel brodo, disposto a strati inframezzati con pecorino grattugiato e salsa di pomodoro e con sopra un uovo in camicia;
SECONDI PIATTI
Il porceddu o porcheddu , il maialino da latte di circa 4 – 5 kg o di venti giorni, cotto lentamente allo spiedo, su graticole e aromatizzato dopo la cottura con mirto o rosmarino. Questo arrosto costituisce un classico della cucina pastorale sarda;
la Berbeche in capotu ossia la pecora bollita con cipolle e patate, servita con pane carasau bagnato nel brodo di cottura.
L’ispinada piccolo spiedo dove si infilza carne di pecora dei tagli più morbidi, alternata a parti del grasso della schiena.
DOLCI
la Seada, è un disco di pasta sottile che racchiude un ripieno di formaggio pecorino fresco, leggermente acidulo, fatto sciogliere con la semola, o vaccino fresco, e aromatizzato al limone, fritto e ricoperto di miele fuso, preferibilmente amaro (come quello di corbezzolo);
le Casadinas, tipiche del Logudoro e della Barbagia sono tortine di pasta ripiene di un basso strato di formaggio fresco aromatizzato al limone. Sono diffuse anche nella variante con la ricotta e prendono il nome di Regotinas, chiamate spesso Ricottelle.
I Coros o coricheddos , dolci nuoresi tipici delle feste. Uno diverso dall’altro, fatti di un ripieno di battuto di scorze d’arancia, mandorle e miele e avvolti da “pasta violada” finissima che sembra lavorata col cesello, sono modellati e decorati in superficie con le fogge più disparate: colombelle, roselline, foglie. L’accurata preparazione e la ricercatezza estetica ne fanno dei veri e propri “dolci-gioiello”.
l’Aranzada è un dolce diffuso nelle Baronie e nel nuorese. È preparato con scorze d’arancio candite nel miele e mandorle tostate, di forma romboidale viene presentato adagiato su una foglia d’arancio;
I Papassinus (o Papassinas), sono diffusi su tutto il territorio e vengono preparati con semola, noci, uvetta, mandorle o nocciole;
I Guefus, o Sospiri, palline a base di mandorle tritate, zucchero e limone. Sono tipici di Ozieri e confezionati con foglietti di carta colorata;
I Candelaus sono dolci preparati nelle forme più varie e preparati con una sfoglia di pasta di mandorle che incorpora un impasto di mandorle fresche, aromatizzato con acqua di fiori d’arancio e glassato;
I Pistocus, grandi e morbidissimi biscotti a base di uovo zucchero e farina, conosciuti come Savoiardi Sardi.
PANE
Il Pane carasau è un pane dalla forma di sottili dischi molto croccanti ottenuti attraverso una doppia cottura nel forno a legna; può essere consumato secco anche dopo molti giorni oppure leggermente bagnato ed arrotolato; il pane guttiau è una preparazione del pane carasau stesso che viene scaldato nel forno con poco olio e sale.
FORMAGGI
L’Isola attualmente offre la più vasta produzione di formaggi pecorini d’Europa. In Sardegna si producono tre formaggi ovini D.O.P. (Denominazione di origine protetta): il Pecorino Romano, il Pecorino Sardo e il Fiore Sardo, quest’ultimo tipico della zona della Barbagia di Ollolai.
Per tradizione solo il Fiore Sardo è prodotto con latte intero crudo.
Nella nostra zona troverete: Casizolu o Peretta (Vaccino), Dolce di Macomer (Vaccino), Dolce sardo (Vaccino), Fresa (Vaccino), Frue (Ovino), Fiore Sardo (DOP dal 28/11/1984) (Ovino), Pecorino Sardo (DOP dal 04/11/1991) (Ovino), Provolone Sardo (Vaccino), Ricotta (Ovino ).
IL CASU MARZU
Uno dei prodotti che desta tanta curiosità, a causa del suo particolare processo di formazione, è il cosiddetto casu marzu o formaggio marcio. iene prodotto familiarmente, in modo naturale, tramite la Piophila casei, un insetto dalle cui uova, deposte all’interno della forma di pecorino, nascono centinaia di larve che traggono nutrimento dalla forma di formaggio stessa, cibandosene e sviluppandosi in essa, proteolizzando il contenuto proteico del formaggio, e modificandone il sapore, conferendole un gusto molto intenso.
INDIRIZZI
Trattoria Bar Manù
Piazza del Popolo,16 08028 Orosei (Nu)
Tel. +39 0784 999377
Ristorante La Taverna
Piazza Guglielmo Marconi, 6 - 08028 Orosei (NU)
Agriturismo Su MERIACRU
ss 125 al km 242 08029 Siniscola località Berchida (NU)
Tel: 0784814014